L’Archivio Storico della Società Reale Mutua Assicurazioni

Schedatura, riordino e inventariazione (2013-2014)

Percepiti come luoghi oscuri, polverosi e inaccessibili, spesso gli archivi sono ammantati da un’aura di mistero e di segretezza. Ma una società priva di memoria e di registrazioni è inimmaginabile, poiché ogni ruolo e ogni accordo poggia sulla memoria, e ogni comportamento sull’imitazione. Sarebbe perciò impossibile che una delle più longeve aziende d’Italia, la Società Reale Mutua di Assicurazioni, fondata nel 1828, non disponesse di un archivio. Ebbene, con oltre 10.000 unità archivistiche, 1.500 registri, 7.000 fra disegni e planimetrie e centinaia di fotografie, l’Archivio Storico è una raccolta documentaria unica nel suo genere, con la quale è possibile confrontarsi con un caleidoscopio di contenuti: economia, industria, territorio, storia, costume. Quasi duecento anni di vita, montagne di carte che possono essere letti e studiati come specchio della cultura di un’epoca, di un modello economico-organizzativo, nonché del “saper fare” di un’Impresa.

Facendo proprio l’assunto per il quale conservazione, tutela e valorizzazione degli archivi non sono solo un segno di rispetto verso quanti ci hanno preceduto, ma anche una forma d’investimento verso la crescita intellettuale delle nuove generazioni tramite la libera condivisione delle conoscenze, tra il 2013 e il 2014 la Società Reale Mutua di Assicurazioni ha scelto di avviare il complessivo riordino dell’Archivio Storico aziendale nell’ambito di un più ampio piano integrato di salvaguardia e promozione, incaricando Culturalpe.

Ponendo l’accento sui valori e sui principi di correttezza, coerenza e solidarietà che da sempre contraddistinguono l’operato della più grande Mutua assicuratrice d’Italia, la Società si è dotata di uno spazio in cui coesistono elementi di produzione e di condivisione della cultura attraverso il restauro conservativo della storica sede di Palazzo Biandrate, recuperato negli antichi decori del piano nobile tra il 2010 e il 2012, e con il successivo riallestimento del Museo Storico della Compagnia, luogo privilegiato di approfondimento e riflessione per la collettività, in grado di tessere relazioni con analoghe realtà di Torino, d’Italia e d’Europa.