L’Archivio del Centro Studi Piemontesi

Schedatura, riordino, inventariazione e progetti di valorizzazione (dal 2018 – in corso)

In vista dell’importante celebrazione del 50° anniversario dalla nascita del Centro Studi Piemontesi di Torino (1969-2019), il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha scelto di promuovere un progetto integrato di conservazione, tutela e valorizzazione dedicato ai diversi fondi archivistici conservati presso la Ca dë Studi Piemontèis. Tale iniziativa ha risposto all’attitudine del Centro Studi di riservare un’attenzione particolare al valore precipuo della memoria nell’ambito delle proprie iniziative culturali, dimostrando al contempo il desiderio di mettere a disposizione di studenti, ricercatori, studiosi e semplici appassionati un cospicuo patrimonio documentario di sicura rilevanza per il Piemonte, e non solo, rimasto sino ad oggi quasi del tutto inedito.

Il lavoro svolto da Culturalpe s.c. ha consentito la schedatura, il riordino e l’inventariazione del Fondo documentario, mettendone in risalto la duplice valenza di “archivio d’impresa ed editoriale” alla luce delle molteplici attività promosse dalla Ca dë Studi Piemontèis nei campi dell’editoria, della promozione e valorizzazione della lingua e cultura piemontesi e della conservazione di fonti inedite afferenti alla lingua e alla storia piemontesi, conferite all’Associazione tramite donazioni da parte di privati. Infatti,

insieme al lavoro svolto per l’Archivio Istituzione del Centro Studi, Culturalpe s.c. ha curato l’inventariazione di dodici Fondi personali-famigliari conservati presso la sede dell’Associazione, frutto di lasciti (o donazioni) stabiliti dagli stessi soggetti produttori (o dai loro eredi) e di oculate acquisizioni operate dalla Ca dë Studi Piemontèis per sottrarre da alienazioni improprie raccolte documentarie di sicuro interesse nell’ambito della storia e della cultura piemontesi.

Allo stato attuale l’Archivio Istituzionale del Centro Studi Piemontesi e i relativi Fondi archivistici aggregati comprendono 4.219 unità archivistiche, nel primo caso, e 2.298 nel secondo, con documenti datati dal XIV sec. al 2021, per un’estensione complessiva di 77 metri lineari.

Nel 2021 il patrimonio documentario del Centro Studi Piemontesi è stato dichiarato “di notevole interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica del Piemonte e della Valle d’Aosta.