Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino

Il progetto “Fondo 1904. La cultura del dono” (2020 – in corso)   

Il “Fondo 1904” fu costituito in seguito a quello che è considerato il più rovinoso dei tre incendi che colpirono la Biblioteca Nazionale di Torino. Le fiamme dilagarono nell’Istituto nel 1667, nella allora Libreria Ducale, nel 1942, durante il Secondo Conflitto Mondiale e appunto tra il 25 e il 26 gennaio del 1904. Di tale incendio resta viva la memoria poiché ampiamente documentato da fotografie e dai resoconti della cronaca giornalistica dell’epoca. Le perdite per la Biblioteca furono ingenti, soprattutto per ciò che concerne l’importante patrimonio manoscritto ivi conservato, di cui si stima andò perso circa un terzo del posseduto (1500 su 4500 volumi).

All’epoca il fatto mosse le coscienze della cultura italiana, europea e internazionale poiché la Biblioteca torinese corrispondeva con studiosi e accademie di tutto il mondo. «Universitaria di origine e di nome ma autonoma nella sua azione, aveva condiviso la temperie positivista che a Torino aveva prodotto l’attività di personalità come Lombroso e Peano e godeva di grande prestigio non soltanto tra i circoli culturali e scientifici ma era sentita come proprio inestimabile patrimonio dall’intera città». All’enorme impressione suscitata dal fatto seguì un’immediata gara di solidarietà per cercare di reintegrare in qualche modo le perdite subite con una nutrita serie di lasciti e donazioni da parte di Istituti culturali e privati di ogni parte del mondo. Il tempestivo intervento istituzionale, inoltre, portò alla costituzione di una Commissione governativa incaricata di attuare i provvedimenti necessari per il recupero e l’identificazione del materiale danneggiato, e fu costituito un apposito Laboratorio per il restauro dei libri. 

E così dalla solidarietà della cultura italiana e internazionale nacque l’inedita raccolta libraria poi denominata Fondo 1904. Il Fondo però a causa di altre priorità e di eventi drammatici come i due conflitti mondiali non venne mai inventariato, catalogato o studiato in alcun modo. Nel 1972, durante il trasloco della Biblioteca Nazionale presso l’attuale sede di Piazza Carlo Alberto, la raccolta libraria venne inscatolata e mischiata con quella dei volumi antichi risultanti doppi secondo le ricognizioni antecedenti gli incendi del 1904 e 1942, venendo poi di fatto dimenticata negli anni a venire.

Dal 2020 Culturalpe s.c. è stata chiamata a svolgere un accurato progetto di conservazione, tutela e valorizzazione dei libri antichi e moderni compresi nel “Fondo 1904”, coniugando le tradizionali tecniche catalografiche ai più avanzati sistemi di digitalizzazione per favorire la più libera e agile fruizione di un patrimonio librario inteso – oggi come in passato – quale risorsa culturale collettiva in grado di veicolare valori e principi di conoscenza nell’ambito di una fattiva condivisione, la quale trova il suo punto d’origine e la sua ragion d’essere in quella cultura del dono professata più di cento anni fa dai creatori del “Fondo 1904”.